"È una singolare, curiosissima collezione di tipi umani..."
di Beatrice Buscaroli
“È una singolare, curiosissima collezione di tipi umani quella che oggi propone Lara Leonardi. ”
Soggetti dalla forte carica espressiva, dipinti con veemenza dolce, con un’inesausta voglia di carpire i moti dell’anima che percorrono questi personaggi.
Sono ritratti che sottolineano, da una parte, la capacità di rimanere fedele alla propria ispirazione e alla propria passione per il gesto pittorico; dall’altra la sua capacità di esaltare la condizione esistenziale dei personaggi che l’affascinano e l’ossessionano. La figura risulta così tracciata con tratti che appaiono a un tempo drammatici e violenti, ma anche comici, o quanto meno carichi di una sottile ironia. Un po’ come se l’oggetto reale del ritratto fosse assente e cercasse di simulare la propria presenza. Quella figura, quel volto, quel soggetto esiste solo nella pittura che lo rileva.
È un fantasma che si manifesta nella dilatazione di un istante, nell’intervallo che intercorre tra la sua vita reale e la trascrizione, per segni e colori.
Una raccolta di icone della modernità, della loro complessa e fuggevole transitorietà, una modalità - verrebbe da pensare - di riannodare i fili delle Meditationen di Alexej Jawlenskij, dove il gusto profondo per il colore e la ricerca di originali forme di spiritualità cercano un dialogo che sappia sottrarsi alle lusinghe che pretendono di separare astrazione e figurazione, regola ed emozione.