Danza di luce e di colore nei volti di Lara
di Suor Maria Gloria Riva
Un caleidoscopio di colori nelle tele di Lara Leonardi. Piani di colore densi di luce come nelle tele di Gauguin, eppure verità assoluta nel ritratto, obbedienza alla forma. Una straordinaria sintesi tra verismo e astrattismo.
Non è facile oggi – entro un panorama dove domina l'arte intellettuale astratta – pervenire a uno stile capace di rimanere ancorato alla forma voluta dal Creatore e nel contempo aprirsi allo sguardo originale dell'arte moderna.
Se passi distrattamente davanti alle opere di Lara Leonardi non cogli immediatamente il soggetto, sei piuttosto catturato dalla luce che sprigionano i colori. Poi però immediatamente realizzi: sono ritratti. I titoli lo dicono inequivocabilmente: l'uomo innamorato; Alberto racconta ecc..., ritratti che indagano acutamente dentro la fisionomia della persona conservandone con fedeltà l'indole e la psicologia. Tutto però è trasfigurato da ampie campiture di colori. Sono spesso colori fondamentali, accostati violentemente con una casualità voluta, ma solo in apparenza capricciosa e bizzarra. In realtà dietro ogni scelta c'è un'intuizione straordinaria circa la forma del piano di quel volto, di quella parte del corpo sopra i quali la luce si muove con libertà ed estro, obbedendo tuttavia alla forma.
Percezione del vero attraverso il rifrangersi della luce che sprigiona i mille colori del suo spettro i quali addensandosi in piani e forma rivelano il Volto. Benché infatti ogni persona ritratta dalla Leonardi sia assolutamente identificabile, ogni volto diventa, grazie allo scomporsi della luce e dei piani, epifania dell'Eterno. Mistero. Il titolo del Meeting che ospiterà la Mostra di Lara Leonardi è quanto mai efficace anche ad esprimere il senso profondo dell'opera dell'artista livornese: E l'esistenza diventa un'immensa certezza.
Davvero l'arte di Lara esprime la certezza che l'esistenza, la forma umana, voluta dal Creatore è profonda bellezza e armonia, è parabola di luce e di colore. Basta avere occhi per guardare e un cuore sensibile d'artista per tradurlo in arte. Allora, davvero, l'esistenza diventa certezza di essere chiamato a partecipare alla sorte dei santi nella luce, dentro la danza di colori e di armonie di Colui che ti ha fatto.