Questo sito utilizza cookies per assicurare un’eccellente esperienza di navigazione ai propri utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo cookies, anche di parti terze, per offrirti servizi in linea con le tue preferenze. Per saperne di più, conoscere i cookies utilizzati dal sito o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookies clicca "Maggiori informazioni". Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque elemento presente all’interno del sito web, acconsenti all’uso dei cookies.

... disegnavo segretamente, sempre ed anche quando non disegnavo, guardavo il mondo come se stessi disegnando... (continua in Biografia)

Lara Leonardi: peccato esserci arrivata tardi

di Anita Fumagalli
Art is necessary - 27 gennaio 2013.

Era oggi l'ultimo giorno della mostra di Lara Leonardi "Al buio" al Centro Culturale Rosetum di Milano. Decisamente in ritardo, ma le scoperte significative spesso sono fuori programma, e per questo ancora di più mi viene da condividerle.

Primi piani di proporzioni giganti. Colli e ovali alla Modigliani, lievemente piegati, di bidimensionale eleganza... Ma gli occhi ci sono, non come ritagliati dalla tela: sclere, iridi e pupille rivolgono agli spettatori sguardi aperti, sicuri e rassicuranti.
Di colori ci sono quelli acidi, verdi marziani o icarnati gialli intensi alla Nolde, alla Kirchner, e poi i rossi cupi come nella Pietà di Kokoshka. Ma siamo in un'epoca diversa e l'innaturalezza espressionistica non provoca più straniamento, disagio, accaponamento; nelle tele della Leonardi anzi il colore accende la vita e sembra porsi in pacata e serena discontinuità con cinici razionalismi di tanta arte contemporanea. Se volessimo trovare una casella per questa arte, potremmo metterla nella corrente dell'"espressionismo al positivo", ma l'esigenza di definizione è tutta mia e all'artista non ho chiesto l'opinione. Analogie, ipotesi, riflessioni, ma che cosa mi ha colpita? Come spesso accade la sconfitta del pregiudizio: quando lo stesso soggetto viene riproposto ripetutamente in fogge diverse, penso subito che si tratti di artigianato. Eppure quadro dopo quadro, volto dopo volto, espressione dopo espressione, qui questa convinzione si è andata spegnendo. Ogni sguardo sembra potere aprire a un rapporto e dice di un rapporto della pittrice col soggetto.
Ebbene, se vi ho incuriositi... Lara Leonardi ritornerà a Milano a Marzo.